Problemi ORL e odontoiatrici

PROBLEMI ORL

In ambito Otorinolaringoiatria è l l’osteopatia si occupa della gestione delle disfunzioni del collo, della faringe, della laringe, del cavo orale, del naso, dei seni paranasali, dell’orecchio e dell’equilibrio, sia del che dell’adulto.

In particolare:
NASO, SENI PARANASALI, RINOFARINGE: sinusiti acute e croniche, ostruzione delle vie lacrimali, rinite atrofica.
ORECCHIO ed EQUILIBRIO: otiti acute, effusive e croniche, otiti da immersione (barotraumatica), prurito, acufeni, vertigini ed instabilità.
CAVO ORALE ed OROFARINGE: inquadramento delle apnee ostruttive del sonno.
FARINGE e LARINGE disturbi della voce (disfonia) o della voce cantata (disodia), inquadramento dei disturbi della deglutizione (disfagia), inquadramento delle apnee ostruttive del sonno e della laringopatia da reflusso gastroesofogeo.

PROBLEMI ODONTOIATRICI

L’osteopatia risulta essenziale nei seguenti casi: dolore cranio-facciale, dolore o rumori all’articolazione della mandibola, limitazione dell’apertura della bocca, mal di testa, disturbi parafisiologici occlusali (come bruxare, serrare o digrignare), dolore o rigidità al collo, alle spalle e alla schiena, cefalea, vertigini.

OCCLUSIONE E POSTURA

Esiste un legame importante tra occlusione e postura. L’occlusione determina infatti la posizione della mandibola, posizione che a sua volta influisce sulla postura attraverso le catene mio-fasciali che attraversano il nostro corpo.

Se la mandibola assume una posizione asimmetrica per cause che possono essere genetiche, traumatiche o conseguenti a cure odontoiatriche (terapie ortodontiche, otturazioni, estrazioni, protesi, bite), si può verificare una modificazione della postura dovuta alle contrazioni di alcuni muscoli e ciò può generare problemi e dolori alla colonna vertebrale e alla zona cranio-cervicale.

ORTODONZIA

L’applicazione di apparecchi ortodontici comporta a rigidità ed alterazioni del funzionamento del sistema craniale e, tramite esso, della mobilità di tutte le strutture del corpo.

ATM E POSTURA

L’articolazione temporo-mandibolare (ATM) è da tempo centro di discussioni sul suo coinvolgimento nelle modificazioni posturali e questa conoscenza empirica sta diventando sempre più scientifica.

È impiegata durante la masticazione, deglutizione, fonazione, respirazione e per questo motivo le sue ossa, i suoi muscoli e le sue cartilagini si possono deteriorare con il tempo comportando disturbi a carico dell’articolazione stessa. Una disfunzione dell’ATM può provocare adattamenti di alcune parti del corpo, soprattutto a livello del rachide cervicale e dorsale alto, modificando la struttura sotto stress e provocando al paziente dolore e sconforto.

La disfunzione dell’ATM è in pratica uno stato di disarmonia delle componenti stomatognatiche ad eziologia multifattoriale, in cui ritroviamo fattori predisponenti (stati carenziali e traumi), fattori determinanti (perdita della dimensione verticale, disarmonia scheletrica e funzionale, torsioni mandibolari creati ad esempio da cross bite), fattori scatenanti (esempio una labilità psicologica) e fattori condizionanti (tempo e intensità della noxa, soglia individuale).

Il paziente affetto da disordine temporo-mandibolare può riferire i seguenti segni e sintomi: dolorabilità articolare e muscolare, click mandibolari, restrizione o limitazione di movimento mandibolare e difficoltà ad aprire la bocca. Questi sono gli indici clinici principali, ma possono essere associati con altre condizioni che coinvolgono la regione della testa e del collo come emicrania, dolore cervicale o dorsale alto, fibromialgia, acufeni, vertigini, ipoacusia e otiti.

La sintomatologia delle disfunzioni dell’ATM è generalmente percentualmente più spesso caratterizzata da alterazioni muscolari (contratture) e meno frequentemente vi è un’alterazione articolare, spesso secondaria a problematiche neuromuscolari.

Se per varie ragioni, la mandibola è costretta ad assumere, a bocca chiusa, una posizione spaziale scorretta (protrusa, retrusa o deviata), causerà necessariamente degli atteggiamenti compensatori a livello del rachide.

DIFETTI DI POSTURA DI ORIGINE DISCENDENTE

La postura del cranio rispetto alla colonna non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente i due sistemi, ma anche da un sistema muscolare indiretto formato dai muscoli sottoioidei, sopraioidei e dagli elevatori della mandibola.

La postura della mandibola e quella del sistema cranio-vertebrale sono quindi direttamente correlate.