Il torcicollo muscolare congenito è una postura errata del collo e della testa del bambino, causata dalla contrattura o all’accorciamento dei muscoli del collo, nello specifico il muscolo sternocleidomastoideo (possono essere anche coinvolti i muscoli scaleni ed il muscolo trapezio dello stesso lato). Recenti studi hanno evidenziato come tale condizione sia abbastanza frequente al momento della nascita (circa il 16% dei neonati*).
Identificare un torcicollo congenito durante i primissimi giorni di vita non è facile, ma con il passare delle settimane la sua presenza sarà sempre più evidente.
La presenza di questa condizione muscolare determina la posizione del capo, caratterizzata da un’inclinazione omolaterale alla contrazione e una rotazione dalla parte opposta. Inoltre, l’accorciamento del muscolo sternocleidomastoideo limita notevolmente il range di movimento del capo del bambino.
Se si riscontrano queste caratteristiche nel neonato, sarà necessario richiedere una visita specialistica dove oltre all’esame clinico, il medico si potrà avvalere di alcune tecniche di diagnostica strumentale, come l’ecografia (indolore e sicura per il neonato), per confermare o meno la presenza di questa condizione.
Non appena la diagnosi viene confermata, il consiglio è di iniziare in tempi brevi, il percorso terapeutico che consenta di migliorare la condizione attuale e prevenire soprattutto ulteriori alterazioni che potrebbero compromettere lo sviluppo del bambino.
Quali sono le cause che determinano il torcicollo muscolare congenito?
Le cause del torcicollo muscolare congenito sono per lo più sconosciute, anche se si ipotizzano diverse teorie. Queste sono:
- Malposizionamento del feto durante la gravidanza.
- Manovre sulla testa del bambino durante il parto.
- Condizione congenita dove si verifica una ischemia muscolare intrauterina che colpisce il muscolo sternocleidomastoideo.
In ogni caso, al momento della diagnosi, sarà necessaria un’attenta valutazione del neonato per conoscere le possibili cause utili per valutare il processo terapeutico più adeguato.
Come faccio a capire se mio figlio può presentare il torcicollo muscolare congenito?
La presenza di torcicollo muscolare congenito solitamente si rende più evidente nelle settimane successive alla nascita e solitamente viene diagnosticata entro i primi tre mesi di vita del bambino, periodo nel quale si inizia ad avere un controllo maggiore del capo.
Nello specifico, il neonato tende a mantenere la testa ruotata ed inclinata sempre da un lato, avendo difficoltà a girare il capo nel verso opposto e spesso presenta come una tumefazione o un cordone duro nella zona del collo dove questo risulta inclinato (muscolo sternocleidomastoideo).
Il torcicollo altera solo la postura del capo del bambino?
Questa condizione può generare sul bambino alterazioni morfo-funzionali del capo e del volto a breve e lungo termine .
La relazione più frequente, poiché la testa del bambino rimane sempre ruotata verso un lato è la presenza di plagiocefalia posizionale, dove si nota un appiattimento della regione occipitale causata dalla pressione della superficie sottostante all’osso (leggi l’articolo plagiocefalia).
Questa non è solo un’asimmetria craniale, ma può compromettere anche la morfologia facciale*** e di conseguenza funzioni come suzione, deglutizione, fonazione, respirazione e alterazione della capacità visiva.
Molto spesso, queste alterazioni funzionali sono riscontrabili nella quotidianità del bambino. Ad esempio durante l’allattamento il bambino preferisce nutrirsi da un seno piuttosto che dall’altro oppure ha difficoltà durante l’attacco solo verso un determinato seno. Quando viene stimolato non ruota il capo verso un lato, riferiscono di avere otiti ricorrenti e presentano una minore libertà nelle funzioni motorie. Nella mia esperienza professionale posso confermare che questa condizione può determinare anche la serenità del sonno del neonato.
La letteratura inoltre ci evidenzia come tale alterazione può influire sullo stato di salute del bambino anche a lungo termine. Infatti si è potuto osservare che c’è una prevalenza di asimmetrie cranio-facciale futura (15 anni) del 90% e una prevalenza di scoliosi secondaria futura (15 anni) nell’ 82% nei soggetti con torcicollo muscolare.
Sempre grazie al supporto della letteratura, si evidenzia come il torcicollo possa incidere sul neurosviluppo del bambino (problemi di coordinazione, di attenzione, ecc..)*****
Come interviene l’osteopatia sul torcicollo?
Il trattamento manuale osteopatico ha ottime possibilità di risoluzione se questa condizione viene trattata e diagnosticata precocemente. Insieme al trattamento manuale, condivido sempre semplici consigli ed esercizi che i genitori devono mettere in pratica durante la quotidianità.
Il periodo dell’intervento terapeutico è fondamentale, in quanto prima dei 3 mesi di vita il posizionamento correttivo della testa è più facile da eseguire in quanto il bambino non ha ancora acquisito un totale controllo del capo e gli esercizi da eseguire a domicilio risulteranno più semplici per i genitori.
L’obbiettivo principale del trattamento è il recupero del range di movimento del capo e guidare il bambino a raggiungere e controllare una postura corretta.
Complessivamente il trattamento osteopatico ha la finalità di garantitre
- recupero dei range di mobilità articolare;
- agire e recuperare le simmetrie cranio-facciali;
- lo sviluppo posturale;
- simmetria di schemi motori durante lo sviluppo.
- prevenzione di eventuali contratture e tensioni muscolari;
Il trattamento osteopatico inizia con una valutazione globale, osservando e valutando la postura, spesso alterata (posizione a virgola del tronco) ed i movimenti del bambino. Successivamente mi presto ad eseguire test osteopatici che evidenziano tensioni e disfunzioni delle strutture anatomiche valutate (arti inferiori, bacino, sacro, colonna vertebrale, arti superiori e cranio). Individuate queste disfunzioni elaboro una diagnosi osteopatica che mi consentirà di garantire il giusto processo terapeutico e assistenziale per il bambino.
Attraverso manovre dolci, delicate e indolore, intervengo sulle strutture, liberandole dalle disfunzioni principali per migliorare la loro mobilità.
Nel caso del torcicollo muscolare, il trattamento prevede una particolare attenzione al tratto cervicale, dove abbiamo la presenza del gruppo di muscoli contratti/accorciati i quali dovranno essere valutati e trattati per eliminare le tensioni presenti.
Il trattamento del torcicollo non termina all’interno del mio studio, ma dopo aver condiviso con i genitori il piano terapeutico, continuerà quotidianamente a casa attraverso attività motorie, affiancate da consigli sulle posizioni della testa e del corpo che il bambino dovrà assumere durante le diverse fasi della giornata.
La giusta sinergia collaborativa tra il mio operato ed il nucleo famigliare, consente di ridurre i tempi di guarigione, migliorando la qualità di vita del bambino, ma soprattutto supportando il suo corretto processo evolutivo.
Se vuoi ricevere maggiori informazioni o chiarimenti in merito al torcicollo muscolare congenito, sono a tua disposizione al 348.5563720
Bibliografia
*Torticollis, facial asymmetry and plagiocephaly in normal newborns
L Stellwagen 1, E Hubbard, C Chambers, K Lyons Jones
**Congenital muscular torticollis and positional plagiocephaly
Alice A Kuo 1, Sophie Tritasavit, John M Graham Jr
*** Secondary Cervicothoracic Scoliosis in Congenital Muscular Torticollis
Alice A Kuo 1, Sophie Tritasavit, John M Graham Jr
****Description of Mandibular Improvements in a Series of Infants With Congenital Muscular Torticollis and Deformational Plagiocephaly Treated With Physical Therapy
Regina Fenton 1 2, Susan Gaetani 3, Zoe MacIsaac 1 2, Eric Ludwick 4, Lorelei Grunwaldt 1 2
*****Long-term neurodevelopmental follow-up of children with congenital muscular torticollis
Mitchell Schertz 1, Luba Zuk, Dido Green