Esiste una relazione tra postura e denti? Si!
Scopriamo il perchè.

L’osteopatia si fonda su quattro principi, uno di questi afferma che la struttura e la funzione sono reciprocamente inter-correlate.

Se tale equilibrio è alterato, ci si trova di fronte a una disfunzione osteopatica.
Partendo da questo principio, dobbiamo considerare che, per non avere problematiche posturali, abbiamo la necessità di rispettare una corretto rapporto tra le strutture (denti, articolazioni, muscoli) e le loro funzioni (masticazione, deglutizione, respirazione, ecc…)

Nel caso in cui la struttura, in questo caso rappresentata principalmente dai denti è posizionata in modo errato, o ci sarà l’assenza di uno di questi, la funzione verrà alterata causando così disordini posturali.

Iniziando a parlare dell’importanza della presenza di tutti i denti, possiamo considerare la perdita di un dente, come la perdita di un osso della faccia che può alterare la distanza verticale tra le due arcate (mascella e mandibola) causando un disequilibrio e creando ulteriori sforzi e tensioni dei muscoli masticatori, causando così anche un malfunzionamento dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM)

L’articolazione temporo-mandibolare, o anche detta ATM, è un’articolazione che unisce la mandibola all’osso temporale, e grazie al suo menisco riesce a far scorrere correttamente le due ossa.

Una scorretta occlusione dentale è in grado di stimolare attraverso le vie nervose un’attivazione anomala dei muscoli della masticazione. Questi sono inseriti all’interno di catene muscolari che grazie ad alcuni recettori contribuiscono alla gestione del sistema posturale.

Possono verificarsi diverse alterazioni, ma le più comuni sono:

DIFFERENZA DI LUNGHEZZA DEI DENTI (pre-contatto):

A volte ci sono situazioni dove la lunghezza dei denti è alterata, o troppo lunghi o troppo corti.
Durante il movimento di chiusura della bocca i muscoli masticatori agiranno in maniera asimmetrica, con un’intensità superiore a quella necessaria.

Per garantire un corretto contatto il condilo della mandibola del lato dei denti più corti dovrà posizionarsi in maniera diversa, quindi la mandibola si troverà a doversi posizionare con un movimento di torsione.
Questa condizione causerà alterazione muscolare (coinvolgendo muscoli del collo) e articolare (ATM).

Quali sintomi possono verificarsi?

Dolore all’orecchio
– Dolore alla testa
– Dolore all’ATM
– Dolore al collo
– Alterazione della postura

ECCESSIVO SPAZIO LIBERO:
In condizione di riposo, i nostri denti non dovrebbero essere a contatto, ma avere uno “spazio libero” di circa 2 millimetri.
Nel caso in cui lo spazio libero sia eccessivo, per garantire una condizione normale (quindi spazio libero corretto) i muscoli masticatori dovrebbero essere perennemente in tensione.
Per limitare questo sforzo, i muscoli della parte anteriore della colonna cervicale, spostano l’intero capo in avanti avvicinando le arcate dentarie e scaricando il lavoro dei muscoli masticatori.
Portare il capo in avanti però significa anche spostare il baricentro corporeo.
Anche in questo caso si avrà come conseguenza un’alterazione posturale.

DIMINUZIONE O ASSENZA DELLO SPAZIO LIBERO:
In questo caso, sono coinvolti i muscoli posti posteriormente alla colonna cervicale in modo da arretrare il capo , generando un allontanamento delle arcate dentarie scaricando il lavoro dei muscoli ioidei.
Anche in questa situazione il baricentro del corpo subirà uno spostamento, questa volta posteriore, e nuovamente i muscoli sottostanti dovranno attivarsi per il mantenimento dell’equilibrio agendo sull’intera colonna vertebrale alterando la verticalità dei segmenti corporei.
La conseguenza? Ancora una volta l’alterazione della postura.

Tutti gli squilibri occlusali e quindi posturali descritti, potranno a loro volta generare l’insorgenza di patologie come lombalgie, cervicalgie, scoliosi, cefalea ecc.. che potremmo definire secondarie ad un alterato funzionamento dell’apparato stomatognatico.

I meccanismi descritti però possono agire anche al contrario. Uno squilibrio muscolare proveniente da altri distretti corporei, può determinare problemi all’Atm e ai denti.
In entrambi i casi si assisterà nel tempo ad una problematica di tipo posturale.

La collaborazione tra osteopata e dentista è molto importante per comprendere al meglio qual è la causa principale che genera l’alterazione posturale o dell’apparato stomatognatico.

L’osteopata grazie all’applicazione di tecniche manuali può ottimizzare il lavoro del dentista, agire sui sistemi che generano tensioni cervicali e craniche che possono causano dolori relativi all’articolazione temporo-mandibolare (ATM), alla deglutizione e problematiche occlusali.

Per questo motivo, in casi di un disequilibrio occlusale è importante la presenza del trattamento osteopatico.

L’approccio multidisciplinare, tra osteopata e dentista, garantirà così un solido rapporto tra denti e postura, quindi tra struttura e funzione, promuovendo anche il miglioramento di molti altri problemi connessi.